Conoscere i bookies per batterli: i soft e sharp bookmakers

Vuoi ragionare come uno scommettitore esperto e vincente che da molti anni opera nel mercato del betting? Allora devi per forza leggere questo articolo. Devi prima di tutto conoscere la differenza che esiste tra i vari bookmakers sulla piazza. Siamo disponibili noi di TotalScommesse a condividere la nostra conoscenza ed esperienza con voi. Come vi abbiamo sottolineato spesso, il nostro focus è spostato dalla parte dello scommettitore. Siamo certi che questo articolo non farà piacere a molti bookmakers.

Queste sono le basi per ogni bettor vincente ed è bene conoscerle.

Sul mercato del betting esiste una differenza abissale tra sharp e soft bookmakers: hanno policy nella gestione del rischio diverse (anzi opposte), sui ban e soprattutto per quanto concerne la percentuale di allibramento (la percentuale di profitto che l’allibratore trattiene). Oggi analizziamo gli sharp bookmakers. Nel prossimo articolo faremo lo stesso per i soft.

Sharp bookmakers

Sono società di betting che hanno le spalle molto grosse sotto il profilo finanziario (per gestire il banco) e lavorano molto bene sul mercato. La loro arma non è il ban ma la competenza.

In genere hanno una gestione del rischio interna (a differenza di molti bookmakers che delegano la gestione esternamente) con veri trader attivi 24 ore su 24 e molto sensibili ai volumi. Le società in questione più note sono, ad esempio Pinnacle, Sbobet ed altri bookies che operano principalmente sui mercati asiatici.

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Limiti alti e non ci sono pericoli di ban

Accettano scommesse con limiti molto alti anche da professionisti e bettors vincenti. Il loro punto di forza è proprio la gestione del rischio: spostano le quote in base ai volumi, soprattutto sono molto sensibili nei confronti delle ingenti scommesse piazzate da singoli scommettitori che ritengono molto competenti. In poche parole, sono bravi ad ascoltare il mercato e sfruttano queste bets come informazioni utili per calibrare meglio i prezzi (le quote).

Margini bassi

Lavorano con margini molto bassi (circa 1,5%-2%) e quindi con quote mediamente più alte. Accolgono ogni tipo di scommettitore. La loro forza sono i volumi ed è proprio dal denaro “raccolto” che individuano i trend dei bettors professionisti e si adeguano. Più i volumi sono alti e più il loro team di gestione del rischio riesce a bilanciare le odds, facendo anche trading sul gioco raccolto.

Gli scommettitori svegli prendono i prezzi di questi bookies sempre come riferimento per orientarsi sul mercato.

Vantaggi sharp bookmakers per gli scommettitori

Le quote sono molto alte (essendo la lavagna con margini bassi) ed i professionisti in genere non hanno problemi di ban né di limiti. Per questo motivo molti pro muovono denaro solo su questi bookmakers.

Il pericolo di scommettere sugli sharp bookmakers

Hanno quote ben bilanciate perché sono il risultato e la sintesi di tutte le informazioni che vengono estrapolate dai grossi volumi scommessi (che i quotisti sono molto bravi a saper interpretare). Il pericolo è che nei principali mercati del betting, essendo le quote equilibrate e corrispondenti il più possibile alle reali probabilità implicite, alla fine il banco risulti imbattibile anche per i più bravi.

Pur avendo quote alte in media, è difficile trovarne di sbagliate.

I professionisti continuano a scommettere con queste società senza alcun limite ma con il pericolo che, essendo le quote equilibrate, alla fine non vi sia edge ed il rischio è di avere un Roi negativo dell’1,5%-2% (allibramento).

Edge sui mercati secondari

Un edge si può avere in mercati secondari (tipo per esempio calcio femminile, eSports etc) se si è molto esperti e si conoscono tutte le dinamiche di quegli sport, magari anche grazie al supporto di tipster privati (che vendono segnali per pochissimi punters). Ma anche in questo caso, la festa durerà poco e alla velocità della luce lo sharp book riuscirà ad adeguarsi con quote riviste e meglio bilanciate. Gli sharp bookmakers sono insomma molto elastici nel cambiare come dei camaleonti per neutralizzare il mercato. In alcuni casi sfruttano le bets di questi professionisti proprio per ricavare informazioni utili per bilanciare meglio le quote.

Nel prossimo articolo vi parleremo dei soft bookmakers. Seguiteci.

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