Soft Bookmakers: dove puoi trovare le scommesse per valore

E’ importante conoscere la differenza tra soft bookmakers e sharp. Di questi ultimi ne abbiamo parlato in un articolo a parte dedicato

I soft bookmakers sono grosse multinazionali di e-gaming e più che allibratori in senso stretto sono vere e proprie società di marketing che vivono di pubblicità e di affiliazioni, facendo leva su offerte promozionali (bonus etc). Il loro obiettivo principale è quello di aprire più conti gioco possibili.

Ban facile per gli scommettitori vincenti

Sono eternamente a caccia di punters dilettanti, amano i punters che scommettono quasi ed esclusivamente in multipla ed appena si accorgono che hanno di fronte scommettitori skillati o professionisti (o che fanno arbitraggio attraverso sure bets) bannano l’account o limitano le puntate.

Eppure, può sembrare un paradosso, ma la maggior parte dei pro ha fatto i soldi sui soft bookmakers (prima di essere raggiunti dal ban) e vi spieghiamo perché.

bookmakers

Margini alti e payout mediamente bassi

Premesso che hanno dei margini molto alti (con commissioni di allibramento che in media si aggirano sul 5%-6% ma possono toccare l’8% nei mercati non principali), hanno quindi un payout nel medio-lungo periodo molto più sfavorevole rispetto agli sharp bookmakers ed alle piattaforme di betting exchenge.

Essendo però principalmente società di marketing più che sport trader (abbiamo visto che gli sharp book fanno molto trading), hanno una gestione del rischio più blanda e, molto spesso, l’ufficio quote è affidato a società terze (che offrono i loro servizi a più bookmakers). Inoltre raccogliendo volumi importanti, proprio per avere un rischio bilanciato ed assicurarsi l’aggio, i quotisti spostano le odds e nascono occasioni interessanti.

Value bets più frequenti

Nei soft book è più facile trovare value bets (scommesse per valore che deve essere l’occasione da sfruttare per lo scommettitore attento o vincente) o addirittura scovare sure bets.

In ogni caso, rispetto a qualche anno fa, i bookmakers sono molto più attenti, ma i soft invece di rivedere le loro politiche interne preferiscono bannare gli scommettitori, anche in maniera non sempre equa. Non a caso in Spagna ed in Gran Bretagna, molti bettors sono scesi in guerra ed invocano che le società di scommesse alla fine stanno facendo solo pubblicità ingannevole.

Leggi chi sono e cosa fanno gli sharp bookmakers

Per gli scommettitori più abili però questi book rappresentano un’ottima occasione per piazzare diverse value bets, anche se devono mettere in conto di trovare presto sulla loro strada un account limitato. Non è un caso che la maggior parte dei professionisti oramai navighi sulle piattaforme di betting exchange o scommette sui book asiatici (sharp).

Avendo una gestione del banco in outsourcing, i soft bookmakers hanno quasi tutti quote simili, ma a volte, ci scappa la odd sbagliata, magari condizionata da volumi sproporzionati.

Oramai nei soft bookmakers, soprattutto all’estero, le probabilità del ban immediato per uno scommettitore vincente sono dietro l’angolo. In Italia il processo è più lungo e quindi c’è ancora qualche occasione interessante.

Per gli scommettitori vincenti però la casa ha solo un nome e cognome: betting exchange nonostante le commissioni (e presto pubblicheremo le principali strategie).

Leggi anche: come si calcola e si scova una value bet

Nel rispetto della legge di conversione del Decreto Dignità non possiamo farvi l’elenco degli sharp e soft bookmakers.

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