Scommesse: quando un tipster è realmente vincente? Due modi semplici per verificarlo!

Il mondo delle scommesse è sempre più una giungla, soprattutto da quando esiste internet e i social network. Oramai la rete è piena di presunti esperti che si vendono come veri e propri guru del betting, quando in realtà sono solo dei venditori di fumo.

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Bene, chi conosce bene questo mercato è consapevole che le trappole possono essere dietro l’angolo. Ma dire che affidarsi ai tipster sia sbagliato, a prescindere, è un errore grave. Mai fare di tutta un’erba un fascio.

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E’ importante capire quando un informatore sia onesto, skillato e vincente, ma soprattutto non sia solo fortunato. Vi sveliamo due modi che vi consentiranno di ottenere risposte credibili.

Una delle domande che si pongono con maggiore frequenza gli scommettitori dilettanti è: “ma se questo tipster è vincente perché dovrebbe vendere i suoi pronostici?”. Errore.

Esistono molti venditori di fumo sul mercato ma anche scommettitori vincenti che sono stati bannati da tutti i bookmakers, oppure ragazzi che non hanno un bankroll adeguato per far soldi seri con le scommesse. Ci sono anche persone con un pò di sale in zucca che  preferiscono finanziare le loro scommesse investendo i profitti dell’attività di consulente.

Il mercato dei tipster: esempi virtuosi e negativi

  • Esistono diversi tipi di tipster. Ad esempio, molti professionisti si affidano a veri e propri consulenti per mercati secondari, in genere sono informatori privati che lavorano solo con un cerchio ristretto di clienti e che, nel lungo periodo, portano soldi. Questi più che “pronosticatori”, sono veri e propri informatori, ovvero sono in possesso di informazioni di prima mano in mercati poco conosciuti.
  • Ci sono poi tipster che truccano (con vari metodi che vi andremo a spiegare in un successivo articolo) i risultati e le performance e si fanno pagare profumatamente. Questa è una delle categorie peggiori, classici venditori di fumo che però sono bravi a comunicare sui social network e che si sono costruiti una bella immagine.
  • Altra categoria. Ci sono informatori (anche vincenti) che su Facebook e sui social network come Instagram o Twitter regalano segnali, ma che sono affiliati a bookmakers e, quando meno te lo aspetti, iniziano a pubblicare pronostici potenzialmente perdenti e lo fanno in maniera intenzionale per far perdere tutti i loro followers-affiliati. Guadagnano sulle percentuali calcolate sul gioco perdente che garantiscono al bookmaker, secondo un accordo formale di affiliazione. In Gran Bretagna sono scoppiati diversi scandali negli ultimi due anni.
  • Ci sono tipster che regalano pronostici solo per manipolare volumi di gioco e, di conseguenza, lo spostamento della linea delle quote a loro vantaggio.
  • Ci sono infine tipster onesti ma che stanno vivendo una strepitosa run vincente, una run che per i grandi numeri, prima o poi terminerà.
  • Ci sono poi informatori seri e onesti che conoscono bene i mercati e la loro credibilità è anche la loro fonte principale di guadagno. Sono mosche bianche, molto rare, ma esistono. Bisogna essere bravi a scovarli.

Trucchi e modi per verificare l’attendibilità dei tipster

Bene, oggi vi spieghiamo due modi semplici per verificare quanto sia esperto e credibile un informatore.

La reazione dei mercati e delle quote all’uscita del suo pronostico

Il primo modo per capire se un tipster sia serio e credibile, è facile: basta osservare con attenzione come il mercato reagisce ogni volta che viene pubblicato in rete un suo pronostico. Se è rispettato perché considerato dai bookmakers e dagli scommettitori attendibile (in questo caso punteranno tutti i massa in un arco di tempo ristretto) farà crollare le quote consigliate. Quando si verifica questo fatto con regolarità, siete sulla strada giusta, perché nel 95% dei casi avete trovato il tipster giusto. Dovete però scommettere pochi minuti dopo che è uscito il pronostico.

Se scommettete quando la quota è già crollata, siete dei polli. Il tipster, essendo un vincente, vi segnalerà solo quote – con ogni probabilità – con valore. Ricordatelo sempre.

Il tipster segnala quote che sono sempre superiori al prezzo di chiusura

Un altro modo molto professioniale per verificare l’attendibilità di un pronosticatore, se è vincente e se i suoi risultati sono determinati non dalla run ma dalle sue skills è quella di fare una comparazione con le quote di chiusura degli sharp bookmakers (leggi qui cosa sono).

Apriamo una piccola parentesi: le quote di chiusura, soprattutto quelle di certi bookmakers (gli sharp, ovvero i bookies che lavorano principalmente sui mercati asiatici) che raccolgono volumi importanti, riflettono un prezzo ritenuto dagli esperti “perfetto”, ovvero la sintesi di tutte le informazioni (raccolte nella maggior parte dei casi dai volumi raccolti). In genere il prezzo di chiusura è un’ora prima dell’inizio dell’evento.

Scommettere in quel arco di tempo è un errore perché il mercato sarà nella sua massima efficienza e per voi, nel lungo periodo, non ci sarà scampo.

Il prezzo perfetto, la quota giusta non è altro che l’espressione delle probabilità correte di uscita dell’evento.

Naturalmente quando il pronostico viene pubblicato con la relativa quota, non è possibile ancora conoscere la odd di chiusura, ma è necessario prendere appunti e fare questo confronto di continuo per capire se il tipster dà segnali vincenti, ovvero segnala quote ad un prezzo superiore a quello di chiusura, in altre parole condivide quote per valore, value bets.

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2 Commenti

  1. Stefano Lodetti

    Sono felice di poter leggere un articolo interessante, ben scritto, ben strutturato e sopratutto capace di rispondere in modo concreto a domande complicate. Complimenti, in un mondo marcio come quello del betting è raro. Non esagero se ti dico che mi hai commosso, aspettavo questo da anni!

  2. Grazie Stefano, i commenti come i tuoi fanno sempre piacere 🙂 Complimenti anche a te per il tuo di sito e i contenuti che proponi, se ti fa piacere ci potremmo sentire in privato! Buona giornata

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